GUIDA ALLA DIFESA DALLA PROCESSIONARIA

CHE COS'E' LA PROCESSIONARIA
La Processionaria del pino (Thaumetopoea Pityocampa) o della quercia (Thaumetopoea Processionea) è un lepidottero diffuso in Eurasia e Nordafrica che con l’arrivo dei primi caldi in primavera non sono difficili da incontrare. Sono bruchi buffi e in apparenza innocui che prendono il nome dall’abitudine di muoversi sul terreno in fila in una sorta di “processione”. A vederli sembrano normali “millepiedi”, ma in realtà sono pericolosissime per l'uomo e per gli animali. ”. Il periodo di maggior rischio di contatto con le processionarie inizia a marzo, fase in cui solitamente le larve abbandonano i nidi, e dura almeno fino alla fine di aprile. Le processionarie nidificano soprattutto su pini e querce e sono estremamente dannose anche per la stessa pianta poiché la priva di parte del fogliame, compromettendone così il ciclo vitale.

IL PERICOLO
Il pericolo è rappresentato dai peli urticanti che ricoprono il loro corpo, questi vengono rilasciati nell’aria quando il bruco è in pericolo e la loro forma uncinata gli permette di agganciarsi alla vittima provocando reazioni cutanee ed urticanti alle mucose, agli occhi e alle vie respiratorie ed in casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico.

EFFETTI DA CONTATTO COSA FARE
Se il vostro animale ha avuto un contatto più o meno prolungato con i peli della processionaria potete accorgervene dai sintomi in base alla gravità come: evidenti segni di debolezza, rifiuto del cibo, possibili sintomi febbrili, improvvisa e intensa salivazione, a cui fa spesso seguito il vomito, dopodiché la lingua si ingrossa notevolmente e inizia il processo di necrosi della parte che è venuta a contatto con il bruco, con la possibilità anche di conseguente perdita di porzioni di lingua. In caso di contatto da parte dell’uomo si possono verificare reazioni epidermiche e allergiche e reazioni infiammatorie locali in caso di inalazione particolarmente pericolose per i soggetti più sensibili. In caso di contatto si consiglia di lavare abbondantemente le zone interessate per rimuovere i peli e consultare un medico e per gli animali il veterinario (si consiglia di indossare occhiali, guanti di lattice per evitare di toccare a propria volta i peli urticanti e mascherina).

DISINFESTAZIONE OBBLIGATORIA
In Italia dal 1998 la lotta a questo insetto è obbligatoria nelle aree ritenute a rischio infestazione (cfr. Decreto Ministeriale 17.04.1998, poi abrogato e sostituito con D.M. 30.10.2007, pubbl. in G.U. 16 febbraio 2008, n. 40).

COME COMBATTERLA
Deputati alla rimozione dei nidi di processionaria sono il Comune, il Corpo Forestale o professionisti della disinfestazione. Se la pianta infestata è in una proprietà privata la spesa della disinfestazione è a carico del proprietario del terreno.
Questo lepidottero può essere combattuto utilizzando diversi metodi:
UTILIZZO DI INSETTICIDI Innanzi tutto con trattamenti insetticidi diretti sulle larve all'aperto e poi bruciandole (ma prestare molta cautela alle ceneri ed al fuoco per la possibilità della dispersione dei peli urticanti durante questa operazione (adottare le necessarie protezioni del corpo nel farlo).

LOTTA MECCANICA Rimuovendo manualmente i nidi di processionaria tagliando le estremità della pianta infestate. Di solito questo metodo viene effettuato d’inverno, prima che le larve siano uscite dal nido. Si ricorda che se si opera nelle vicinanze delle larve occorre coprire ogni parte del corpo ed in seguito lavare i vestiti utilizzati.

UTILIZZO DI FEROMONI Questo metodo prevede trappole ai feromoni che simulando le sostanze rilasciate dalla femmina di falena di Processionaria attraggono il maschio durante il periodo dell’accoppiamento, riducendo la possibilità di incontro e procreazione. Il periodo migliore per posizionare queste trappole è il mese di giugno
http://processionaria.it/la-processionaria/

processionaria pino

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